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Sessantaseiesimo Elisir: LA ROCCIA SULLA STRADA

 

Signore e Signori, 

 

Oggi, primo settembre, bevo l’Elisir in compagnia di Winston Churchill. Sì beh dai, non formalizziamoci, non sono realmente con lui… ma lo sono mentalmente. Mi ronza nella testa una sua frase, che trovo esperienzialmente attinente al vero. Mi è tornata lampeggiante nei pensieri nell’approcciarmi a questa breve narrazione che condivido con voi.

 

 

La roccia sulla strada

 

“In un regno lontano, una volta un re mise una grande roccia nel mezzo della strada principale che portava al suo regno, bloccando così la strada. Poi si nascose per vedere cosa facevano i suoi sudditi quando passavano per quella strada.

 

Non dovette aspettare a lungo. Ben presto passarono alcuni dei mercanti più ricchi e cortigiani del regno, che si limitarono semplicemente a osservare la roccia. Molti rimasero per un po’ di tempo davanti alla roccia lamentandosi e incolpando il re di non mantenere pulite le strade, ma nessuno fece nulla per rimuovere l’ostacolo.

Dopo un po’ arrivò un contadino con un carico di verdure. Rimase un momento ad osservare la roccia e quindi appoggiò il suo fardello sul terreno ai margini della strada. Provò a muovere la roccia con le sole mani ma non ci riuscì, quindi usò un tronco per fare leva. Dopo un grande sforzo, riuscì finalmente a spostare la roccia.

 

Mentre si chinava per raccogliere il suo carico, trovò una borsa, proprio dove prima c’era la roccia. La borsa conteneva una buona quantità di monete d’oro e una nota del re, che indicava che era la ricompensa per chi avesse liberato la strada.”

 

 

Una roccia sulla strada. Che scocciatura!! Io che nel mio andare veleggiavo veloce vengo rallentata, se non addirittura bloccata da una roccia. Granitica nel suo immobile stare. 

 

Una roccia che ha più sinonimi: imprevisto, problema, difficoltà, ostacolo. Quanti ne possiamo incontrare, forse nel quotidiano, forse nella vita. Un forse che diventa probabile probabilità. Quanti ostacoli abbiamo incontrato, superato, quante difficoltà affrontate, quanto crescere abbiamo fatto con le “palate” della vita. Quanto ci hanno fatto maturare, cambiare, forse addirittura migliorare le sberle della vita!

 

E se quelle rocce non fossero solo scocciature? Se fossero opportunità di crescita e cambiamento? Nello scrivere questo mi siede in parte Winston Churchill: “Un pessimista vede le difficoltà in ogni opportunità, un ottimista vede le opportunità in ogni difficoltà.”

 

 

 

Dott.ssa Elisa Tosana