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Sessantasettesimo Elisir: IL BUCO NELLA BARCA

 

Un giro di calendario, un altro giro di mese. Eccoci qui, con il soffio riflessivo di un nuovo Elisir. Sapete quanto trovo funzionale l’efficacia dei racconti con morale che stuzzicano pensieri laterali e nuove prospettive. Vi lascio assaporare quello che segue:

 

 

“Ad un uomo fu chiesto di dipingere una barca. L'uomo prese vernice e pennelli e cominciò a dipingere la barca di un rosso brillante come da richiesta del proprietario. Mentre dipingeva si accorse di un piccolo buco nello scafo e lo riparò in silenzio. Quando ebbe finito di dipingere la barca ricevette il suo compenso e se ne andò, ma l'indomani il proprietario si presentò a casa sua con un assegno di gran lunga superiore a ciò che era stato pattuito per la pittura. Con sorpresa il pittore disse:

 

"Mi hai già pagato per dipingere la barca, signore".

"Ah, ma questo non è per la pittura, ma per aver riparato il buco nello scafo", rispose il proprietario.

"Ah, ma è stato un servizio così piccolo che non vale la pena pagare una cifra così alta", continuò il pittore.

“Mio caro amico, disse il proprietario... lascia che ti racconti cos'è successo:

 

Quando la barca si è asciugata i miei figli l’hanno presa e sono andati a pesca. Non sapevano che c'era un buco e io non ero in casa in quel momento. Ero disperato quando mi sono accorto che avevano preso la barca che sarebbe potuta affondare per il buco nello scafo. Immagina il mio sollievo e la mia gioia quando li ho visti tornare dalla pesca. Poi, esaminando la barca ho scoperto che avevi riparato il buco, salvando con la tua piccola buona azione la vita dei miei figli.”

 

 

Possiamo chiamarle buone azioni, attenzione, sensibilità metaforicamente applicata a un pezzo di barca, pragmaticamente applicata a ogni essere umano. Uno sguardo attento, vigile, sensibile ai bisogni di ogni persona che incontriamo, bisogni a volte non espressi ma impliciti in un’eco di altruismo e sensibilità.

 

Silenziosamente, alziamo le antennine al mondo “dell’altro”, a ciò che chiede e a ciò che non dice, aggiustiamo anche noi i "buchi nelle barche".

 

 

Dott.ssa Elisa Tosana